Ufficialmente aperto al traffico un tratto della strada provinciale 101 Taranto-Talsano. Il tratto è su viale Unità d’Italia e rientra nell’ambito del più articolato progetto della Tangenziale Sud.
L’opera stradale, che finalmente è stata messa a disposizione dell’utenza dopo un lungo quadrimestre di attesa per l’alimentazione dell’impianto di illuminazione da parte dell’ENEL, consta di un’asta parallela alla carreggiata attuale, con rotatorie in grado di assicurare le connessioni tra i due sensi di marcia che, con questa soluzione progettuale, saranno differenziati; da Taranto verso Talsano si usufruirà della nuova carreggiata, a metà della quale è stata realizzata una razionale piazzola di sosta per mezzi pubblici in condizioni di massima sicurezza e con tutti gli accorgimenti per la movimentazione dei diversamente abili; mentre da Talsano verso Taranto si usufruirà della carreggiata esistente, adeguata nei tratti con ristagno di acque meteoriche.
I lavori di sistemazione della S.P. 101 saranno completati, a breve, da una rotatoria nei pressi dell’immissione del quartiere “La cattiva” e dalla sistemazione con messa in sicurezza fino alla biforcazione in corrispondenza dell’albergo incompiuto.
Il tratto entrato in esercizio (che è costato per lavori e spese generali 1,4 milioni di euro, su un totale di 43,9 milioni di euro finanziato per il primo lotto), è esteso Km 1+45 e rientra nel più ampio progetto della Tangenziale Sud i cui lavori, iniziati nel luglio 2009, proseguono lungo l’intero asse (esteso Km 3,15) progettato da via Torro e via Consiglio sino al quartiere Salinella, ove è previsto uno svincolo per il collegamento con questo quartiere e con la parte del centro urbano del capoluogo ionico che gravita su viale Magna Grecia incrocio corso Italia.
Il nesso tra l’intervento sulla S.P. 101 e la Tangenziale Sud deriva dal fatto che la nuova autostrada urbana in prosecuzione del Ponte P.Penna-Pizzone, finanziata sino al nuovo cimitero di Talsano (il secondo lotto dal quartiere Salinella a Talsano, esteso Km 4,86, è stato appaltato nel giugno 2010 ed è stato finanziato per 27,8 milioni di euro) prevede uno svincolo di collegamento con la Nuova Base Navale, la cui asta incrocia la S.P. 101 con idonea rotatoria e, di fatto, drenerà verso la tangenziale medesima tutto il traffico generato sulla strada provinciale n°101 per Talsano, sulla strada provinciale n° 100 da un lato verso la Base Navale e dal lato opposto verso l’abitato di Lama.
Il progetto della Tangenziale Sud è infatti articolato con una doppia carreggiata con caratteristiche autostradali e costituisce la direttrice primaria dal Ponte P.Penna-Pizzone verso Salinella-Talsano, aggirando la Salina Grande nel pieno rispetto dei vincoli ambientali esistenti, con un’estesa totale (primo e secondo lotto) di Km 8,01; a questa strada principale fanno da corollario le connessioni con i vari quartieri urbani attraverso una viabilità nuova, oppure una viabilità che adegua e mette in sicurezza le strade esistenti (raccordo con il quartiere Salinella e rione Italia, raccordo con Base Navale, raccordo con Lama e dei raccordi con Talsano).
Il raccordo dalla superstrada in costruzione alla Nuova Base Navale prevede un’asta nuova di connessione con la S.P.100 per Lama (estesa Km 1,80) e l’adeguamento della S.P. 101 proprio nel tratto che è stato consegnato all’utenza automobilistica.
La Provincia di Taranto, con il coordinamento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Costanzo Carrieri, ha già predisposto le fasi progettuali e definito urbanisticamente con i comuni interessati il progetto per proseguire con la nuova arteria in direzione Leporano-Pulsano-Isola Amministrativa di Taranto, fino ad Avetrana.
E’ di questi giorni una serrata fase di concertazione tra la stessa Provincia e l’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia per la definizione (nell’ambito del Piano di investimenti per il Sud) dei possibili finanziamenti per la viabilità primaria, come parte integrante della più ampia intesa istituzionale che vede affiancate le tre Province del “Grande Salento” e cioè Brindisi, Lecce e Taranto.
La direttrice Talsano-Avetrana rientra tra le priorità evidenziate dalla Provincia di Taranto, le cui argomentazioni sono condivise anche dalla Provincia di Lecce per la necessità di collegamento dell’area del Basso Salento ai traffici per Taranto e per il Nord senza dover passare per Lecce e Brindisi.
Il secondo lotto della Tangenziale sud, dal quartiere Salinella a Talsano (esteso per chilometri 4,86), è stato appaltato nel giugno scorso alla ditta Intini ed è stato finanziato per 27,8 milioni di euro.
Per finire, le parole di Angelo Cimini, progettista e direttore dei lavori: “Abbiamo realizzato circa il 40% dei lavori. Contiamo di finire l’opera stradale entro un anno e mezzo. Si tratta della prima parte di un itinerario che la Provincia ha posto come prioritario nell’accordo sulle infrastrutture del Grande Salento. Si chiede di finanziare tutto il pezzo che arriva fino all’isola amministrativa di Taranto. Quando sarà completa questa strada litoranea interna, a circa due chilometri dietro la costa, l’attuale strada diventerà un senso unico con pista pedonale e ciclabile esclusiva, utilizzabile anche dai non vedenti con partitolari chip, in parte già realizzati. La pista si estenderà su 39 chilometri e sarà la più grande d’Europa”.
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Cartografia PR A07 – Infrastrutture di Trasporto – Provincia di Taranto
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Su viale Unità d’Italia niente più puzza (vedi post precedente) e niente più code? …vogliono proprio stupirci con effetti speciali!
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Aggiornamento del 10 maggio 2011
Sparisce un documento: il Tar annulla l’appalto per la Taranto-Avetrana
Stop ai lavori di realizzazione del secondo lotto
Salta un appalto da 18 milioni di euro per un documento smarrito. E scatta la segnalazione alla procura della Repubblica. Il Tar di Lecce, accogliendo un ricorso proposto dal consorzio di imprese “Works” di Massafra, ha annullato l’appalto indetto dalla Provincia di Taranto, ed aggiudicato all’impresa “Intini Angelo” per la realizzazione del secondo lotto della Tangenziale sud Taranto-Avetrana. Si tratta, nello specifico, dell’arteria stradale che dovrebbe collegare una parte del rione Salinella sino a Talsano. Già nel febbraio scorso il Tribunale amministrativo regionale accolse la richiesta di sospensiva del contratto. Il consorzio Works, classificatosi al secondo posto, all’esito della procedura aveva chiesto all’Amministrazione provinciale di visionare la documentazione prodotta dalla prima classificata al fine di verificarne la regolarità. In occasione dell’accesso agli atti la seconda classificata aveva constatato l’assenza tra i documenti della ditta Intini di una dichiarazione richiesta dal bando di gara a pena di esclusione. Da qui la proposizione del ricorso, tramite gli avvocati Pietro e Luigi Quinto, per contestare l’ammissione alla procedura del vincitore. Nel corso del procedimento la Provincia ha prodotto una serie di dichiarazioni attestanti la presenza del documento contestato, asserendo che lo stesso sarebbe stato smarrito in un momento successivo rispetto alla data di aggiudicazione provvisoria. Il consorzio Works aveva chiesto di invalidare l’intera procedura di gara, sul presupposto di un difetto di conservazione dei plichi contenenti la documentazione di gara, in violazione di un principio fondamentale degli appalti pubblici. Il Tribunale amministrativo ha osservato che la riscontrata mancanza del documento, oltre a precludere ogni possibilità di verifica sul documento medesimo, determina una situazione di obiettiva incertezza sulla complessiva custodia degli atti di gara. In tale contesto – ha aggiunto il Tar – deve ritenersi condivisibile l’indirizzo interpretativo secondo cui “l’integrità dei plichi contenenti le offerte delle imprese partecipanti costituisce un elemento sintomatico della segretezza delle stesse e della “par condicio” di tutti i concorrenti, elementi che, a loro volta, servono ad assicurare il rispetto dei principi di buon andamento ed imparzialità cui deve conformarsi l’azione amministrativa. Le misure di cautela relative alla conservazione dei plichi sono volte a salvaguardare la possibilità, e non l’effettività, della manomissione”. In una nota, il dirigente del settore Appalti della Provincia, Stefano Semeraro, fa presente che “ci vorranno alcuni mesi per espletare le nuove operazioni di gara” e “che anche in questa nuova fase resteranno validi gli elaborati progettuali, le procedure di esproprio e tutte le indagini ausiliarie già espletate dall’Amministrazione provinciale”. La Provincia ha inoltre chiesto all’autorità giudiziaria, in relazione alla “sparizione di un fondamentale atto di gara per cause non riconducibili alla nostra Amministrazione”, di “fare chiarezza andando oltre la semplice verifica della legittimità amministrativa“ .
fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 10.05.2011 (articolo di Giacomo Rizzo)
Aggiornamento del 12 giugno 2012
Taranto-Avetrana, stop ai lavori
Conferma del blocco dal Consiglio di Stato dopo il ricorso di un consorzio di imprese
Disco rosso per la Tangenziale sud nonostante la benedizione del vescovo (29 gennaio 2011) e l’inaugurazione in pompa magna del primo tratto (la strada provinciale 101 Taranto-Talsano). Il Consiglio di Stato ha bocciato i lavori per la realizzazione del secondo tratto dell’arteria stradale che dovrebbe collegare, con una viabilità a scorrimento veloce (quattro corsie), Taranto ad Avetrana. I giudici di Palazzo Spada hanno respinto l’appello proposto dall’Impresa “Intini” contro la sentenza del Tar di Lecce che già nel maggio del 2011 aveva annullato l’appalto di oltre 18 milioni di euro indetto dalla Provincia di Taranto. Si tratta, nello specifico, dell’arteria stradale che dovrebbe collegare una parte del rione Salinella sino a Talsano.
Il contenzioso fu avviato, tramite gli avvocati Pietro e Luigi Quinto dall’associazione di imprese di Massafra, denominata Consorzio Works, che si classificò al secondo posto.
I ricorrenti avevano chiesto all’Amministrazione Provinciale di visionare la documentazione prodotta dalla prima classificata al fine di verificarne la regolarità. In occasione dell’accesso agli atti la seconda classificata aveva constatato l’assenza, nei documenti della ditta Intini, di una dichiarazione richiesta dal bando di gara a pena di esclusione. Da qui la proposizione del ricorso per contestare l’ammissione alla procedura del vincitore.
“Nel corso del processo – sottolineano in una nota gli avvocati Quinto – l’Amministrazione Provinciale ha tentato di difendere il proprio operato sostenendo che il documento in contestazione era presente al momento della celebrazione della gara e che lo stesso sarebbe stato smarrito in un momento successivo rispetto alla data di aggiudicazione provvisoria”.
Il Consorzio Works ha quindi proposto un nuovo ricorso, finalizzato ad invalidare l’intera procedura di gara, sul presupposto di un difetto di conservazione dei plichi contenenti la documentazione di gara, in violazione di un principio fondamentale degli appalti pubblici. “Il Giudice amministrativo – concludono i legali – ha osservato che la riscontrata mancanza del documento, oltre a precludere ogni possibilità di verifica sul documento medesimo, determina una situazione di obiettiva incertezza sulla complessiva custodia degli atti di gara in applicazione del principio per cui l’integrità dei plichi contenenti le offerte delle imprese partecipanti costituisce un elemento sintomatico della segretezza delle stesse e della par condicio di tutti i concorrenti, elementi che, a loro volta, servono ad assicurare il rispetto dei principi di buon andamento ed imparzialità cui deve conformarsi l’azione amministrativa”.
Le misure di cautela relative alla conservazione dei plichi, secondo i legali del Consorzio Works, “sono volte a salvaguardare la possibilità, e non l’effettività, della manomissione. Pertanto è sufficiente che vi sia la prova in atti che la documentazione di gara sia rimasta esposta al rischio di manomissione per ritenere invalide le operazioni di gara, non potendosi porre a carico dell’interessato l’onere di provare che vi sia stato in concreto l’evento che le misure cautelari intendono prevenire”.
Il dirigente del Settore appalti della Provincia informò la procura della Repubblica segnalando la circostanza dello smarrimento del documento. Resteranno validi gli elaborati progettuali, le procedure di esproprio e tutte le indagini ausiliarie già messe in campo dall’Amministrazione provinciale, ma ci vorranno diversi mesi per espletare la nuova gara d’appalto. La strada è ancora in salita.
Florido: rifaremo la gara con procedura d’urgenza
Il sindaco di Avetrana: resto indifferente
“Dobbiamo rifare l’appalto, purtroppo”. Il presidente della Provincia, Gianni Florido, mastica amaro dopo la decisione del Consiglio di Stato. “C’era stato un ricorso sull’aggiudicazione. Pensavamo e speravamo commenta Florido che il Consiglio di Stato potesse convalidare la gara, ma così non è stato. Questa sentenza ci costringe a riproporre il bando per l’aggiudicazione”. La Provincia interpreta questo contenzioso come un incidente di percorso. “Ma non ripartiamo da zero” puntualizza il presidente Florido. “Sono già stati realizzati 14 chilometri. Il Consiglio di Stato ha ritenuto fondato il ricorso dell’azienda ricorrente che lamentava l’assenza di un documento. Noi riteniamo che, all’atto dell’aggiudicazione, quella carta ci fosse. Il nostro dirigente presentò anche una denuncia. Bisogna rispettare le sentenze, ma i cittadini devono sapere che non è un problema di burocrazia”.
La Tangenziale sud resta un’opera importante e la Provincia non abbandonerà il progetto. “Faremo l’appalto – annuncia Florido – e faremo presto con una procedura d’urgenza. Penso che ricorreremo alla gara al massimo ribasso per far prima. Nell’attesa, saranno consegnati i primi 11 chilometri che si aggiungono al tratto già inaugurato. Questa è un’opera che aspettavamo dal 1993, vorrà dire che aspetteremo altri cinque-sei mesi”.
Il 29 gennaio del 2011 fu aperto al traffico un tratto della strada provinciale 101 Taranto-Talsano (in corrispondenza della piazzola della concessionaria Mercedes), con rotatorie in grado di assicurare le connessioni tra i due sensi di marcia. L’opera stradale inaugurata dall’allora arcivescovo di Taranto, Benigno Papa, dal presidente della Provincia, Florido, e dal sindaco, Ezio Stefàno, è costata per lavori e spese generali 1,4 milioni di euro su un totale di 43,9 milioni di euro finanziato per il primo lotto appaltato al Consorzio Beneventano. La strada, lunga un chilometro e mezzo, rientra nel più ampio progetto di quella che è stata battezzata come la Tangenziale Sud Taranto-Talsano-Avetrana (57 chilometri).
La notizia del congelamento dei lavori della tangenziale sud lascia del tutto indifferente il sindaco di Avetrana Mario De Marco. “L’idea – osserva il primo cittadino – mi piaceva ma in realtà pensavo fosse eccessiva per le nostre esigenze. è un argomento che non mi ha mai appassionato molto. Penso si dovrebbe puntare più sulla strada Grottaglie-Manduria, che ha più logica”. Pur ammettendo che la Taranto-Avetrana è una “dorsale importante”, il sindaco De Marco ribadisce di averla “sempre considerata eccessiva dal punto di vista dell’impatto ambientale”. “Come sindaco di Avetrana – conclude De Marco – punterei come opera strategica sul completamento della Bradanico-Salentina. Quella del Consiglio di Stato è una decisione che non mi sconvolge”.
fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 12.06.2012 (articoli di Giacomo Rizzo)
Aggiornamento del 11 settembre 2016
Ecco 151 milioni di euro per la Taranto-Avetrana
Ieri la firma da parte di Renzi Il Governo trova 151 milioni di euro per la nuova litoranea. Fondi Cipe per il terzo lotto
Nel Patto per la Puglia i soldi per la nuova strada Taranto-Avetrana. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, firmando ieri a Bari l’elenco delle opere da finanziare ha sbloccato le risorse (151 milioni di euro) per la nuova litoranea interna.
Il terzo lotto della Tangenziale Sud, quello da Taranto Due a Talsano, verrà invece realizzato facendo ricorso a dei fondi Cipe per 58 milioni di euro. Sono in fase di superamento, intanto, i problemi che hanno bloccato per quasi un anno il cantiere del primo lotto quello che va da via Consiglio sino a via Lago di Pergusa. Nelle prossime settimane, infatti, la Regione Puglia dovrebbe sbloccare il contenzioso che si aperto con l’impresa appaltatrice e con l’Aqp per quel che riguarda il nuovo impianto fognante. I lavori di questo primo lotto, salvo imprevisti, potrebbero poi concludersi nella prossima primavera. Analogamente, sempre tra aprile e giugno prossimi potrebbero terminare anche gli interventi previsti nell’ambito del secondo lotto, ovvero quello che va dalle rotatorie poste lungo la strada per Lama sino a via Rapiddi (i lavori, in questo caso, sono in corso). Il terzo lotto, quello che sarà finanziato con nuovi fondi Cipe, che è compreso tra Taranto Due ed il cimitero di Talsano.
Il progetto completo, quello relativo al percorso che va dal cimitero di Talsano ad Avetrana, mancanza dei finanziamenti a parte, peraltro era stato sinora bloccato anche dalle resistenze delle associazioni ambientaliste e da alcuni amministratori dei dieci Comuni che insistono nel tragitto interessato dal progetto. E tutto questo ha già fatto rivedere il progetto originario riducendo la larghezza della strada. Che, inizialmente, avrebbe dovuto essere ampia come una super strada e che, invece, ora sarà larga appena 10,50 metri.
La Talsano-Avetrana prevede l’arretramento della attuale litoranea, utilizzando in massima parte la strada provinciale «Salentina» con ovvi allargamenti e miglioramenti per la messa in sicurezza, oltre ad un cospicuo tratto in variante nel tratto Talsano-Pulsano est; la parte innovativa, e dalle indubbie prospettive di sviluppo turistico.
Il riferimento è alla sistemazione dell’attuale litoranea. È previsto, infatti, un senso unico dalla «Baia dei Pescatori», al confine tra Leporano e Pulsano, sino a Torre Colimena, nella direzione da Taranto verso Avetrana, affiancato da una pista ciclo-pedonale che rientra nel più ampio percorso di mobilità sostenibile interregionale già noto come «Ciclovia dello Jonio» da Reggio Calabria sino a Crati nel Sud Salento.
Completeranno le previsioni del progetto della Provincia di Taranto, i raccordi viari tra la vecchia litoranea e quella interna, aree di parcheggio sostitutive dei parcheggi selvaggi sulle dune ed in mezzo alla corsia di marcia, nonché aree per la sosta di camper.
È prevista anche una viabilità minore, con delimitazione costituita da muri a secco, pavimentazioni ecologiche ed utilizzo in massima parte di strade minori o campestri esistenti per il percorso inverso al senso unico previsto sulla litoranea, ovviamente in direzione da Avetrana verso Taranto.
Ma, a quanto è dato sapere negli ambienti vicini alla Provincia, questo dato positivo sui finanziamenti costituisce solo il primo di una serie di traguardi che, partendo da una sana e ritrovata concertazione tra istituzioni, rappresentanze produttive e categorie sociali, potrebbe portare portare alla realizzazione di importanti interventi infrastrutturali e di servizio per l’intero territorio provinciale.
Una prima definizione di questi obbiettivi si è ottenuta con l’assemblea dei sindaci della Provincia di Taranto, che, lo scorso 20 aprile, hanno condiviso la necessità di realizzare, a breve e medio termine, con il ciclo dei fondi europei 2014-2020, da integrare con risorse statali e regionali una serie di importanti opere infrastrutturali.
fonte: Gazzetta del Mezzogiorno del 11/09/2016 (articolo di Fabio Venere)