Roxy Music – More Than This: video, testo, traduzione e significato
Video ufficiale di “More Than This” dei Roxy Music
Testo di “More Than This” dei Roxy Music
More Than This
I could feel at the time
There was no way of knowing
Fallen leaves in the night
Who can say where they’re blowing?
As free as the wind
And hopefully learning
Why the sea on the tide
Has no way of turning?
More than this, you know there is nothing
More than this, tell me one thing
More than this, there is nothing
It was fun for a while
There was no way of knowing
Like a dream in the night
Who can say where we’re going?
No care in the world
Maybe I’m learning
Why the sea on the tide
Has no way of turning?
More than this, you know there is nothing
More than this, tell me one thing
More than this, you know there is nothing
More than this, nothing
More than this
More than this, nothing
Traduzione in italiano di “More Than This” dei Roxy Music
Più di questo
Potevo sentirlo a quel tempo
non c’era modo di sapere
le foglie cadute nella notte
chi può dire fin dove si spingono?
Libero come il vento
con la speranza di comprendere
perché il mare con l’alta marea
non ha modo di tornare indietro?
Più di questo, sai che non c’è nulla
più di questo, dimmi una cosa sola
più di questo, non c’è nulla
Per un po’ è stato divertente
non c’era modo di sapere
come un sogno nella notte
chi può dire dove stiamo andando?
Nessuna preoccupazione
forse sto imparando
perché il mare con l’alta marea
non ha modo di tornare indietro?
Più di questo, sai che non c’è nulla
più di questo, dimmi una cosa sola
più di questo, sai che non c’è nulla
più di questo, nulla
più di questo
più di questo, nulla
Info e significato di “More Than This” dei Roxy Music
More Than This è un singolo del gruppo musicale britannico Roxy Music (frontman Bryan Ferry), pubblicato nell’aprile 1982 come primo estratto dall’ottavo album in studio Avalon.
Il testo di “More Than This” molto probabilmente fa riferimento a diverse sensazioni che accompagnano una relazione amorosa: da un lato il completo appagamento e la sensazione di stare talmente bene con il proprio partner da non avere bisogno di nient’altro, dall’altro la consapevolezza della inarrestabilità e della imprevedibilità degli eventi che potrebbero influire sul rapporto ma anche della precarietà e della instabilità dello stesso sentimento amoroso. Sembrano quasi contrapporsi la sensazione di piacere attuale e la paura di un dolore futuro generati dallo stesso sentimento amoroso. Volendo, si potrebbero anche cogliere dei riferimenti alla volontà di fermare il tempo e di non cercare altro che sia più di quel che già si prova, cercando di convincersi che “più di questo non c’è nulla”, il che non deve necessariamente tradursi in un “chi si accontenta gode”! Senza scomodare l’amore liquido di Bauman (che mette in luce la visione consumistica dell’amore), non lo si ammetterà mai (forse nemmeno a se stessi) ma la curiosità e la tentazione di cercare altro che sia “more than this” (cercare una vetta più alta nello sconosciuto infinito) è una mina vagante nella maggior parte dei rapporti che non siano “saldati” dalla maturità (o dalla vecchiaia) dei partners. Proprio nello stesso anno di “More then this” (1982), in Italia, un signore di nome Vasco Rossi, ne “La noia” inquadrava lo stesso problema della paura e della voglia di fuggire dalla stabilità di un amore maturo accusando abitudinarietà e noia; il “more than this, nothing” di Vasco arriva alla fine del brano: “ora sai che vivere non è vero che c’è sempre da scoprire e che l’infinito, è strano ma per noi sai, tutto l’infinito finisce qui”.
Nel 2003 il brano anima la colonna sonora del film “Lost in Translation” scritto, diretto e prodotto da Sofia Coppola con protagonisti Bill Murray e Scarlett Johansson: imperdibile la scena in cui Bill Murray canta (o meglio prova a cantare) More Than This al karaoke.
Nel 2020 questo brano – immortale come tanti altri degli anni ’80 – ha fatto capolino nella colonna sonora della serie Netflix “I’m Not Okay With This” (stagione 1, episodio 7) realizzato dagli stessi produttori di “Stranger Things”… e ascoltarlo è sempre una delizia!